L'impressionismo

La prima manifestazione ufficiale dell'impressionismo, il movimento artistico sviluppatosi in Francia nella seconda metà del XIX secolo, risale al 1874, quando venne organizzata una mostra di pittura, nello studio del fotografo Nadar, da una Societé Anonymes des Artistes con intento polemico nei confronti del Salon ufficiale. L'impressionismo musicale ebbe origine qualche tempo dopo. I suoi principi si riassumono nel rifiuto delle regole formali accademiche, nella valorizzazione della dimensione timbrica, nella liberazione dai consueti rapporti tonali e dagli schemi ritmici della tradizione e nella ricerca di un linguaggio raffinato e aristocratico, incline all'esotismo. Sebbene non sia difficile riconoscere antecedenti in vari autori romantici e non, il padre riconosciuto dell'impressionismo musicale è Debussy (che pure rifiutò sempre questo ruolo), soprattutto dopo la fondamentale esperienza, nel 1892-94, del Prélude à l'après-midi d'un faune e successivamente dell'opera Pelléas et Mélisande (1902). All'impressionismo, o a certi suoi aspetti stilistici, aderirono quindi, con motivazioni diverse e personali, vari autori, fra cui M. Ravel, A. Roussel, M. de Falla, I. Albéniz, F. Delius, A.N. Skrjabin, K. Szymanowski, F. Schre-ker e, a suo modo, anche G. Puccini. In questa sede si tratterà unicamente dell'impressionismo musicale francese.