Genere sessuale e diseguaglianza

  • Introduzione
  • Le diverse prospettive sulle differenze di genere

Le diverse prospettive sulle differenze di genere

La prospettiva funzionalista ha spiegato la differenziazione dei ruoli sessuali, che è piuttosto simile nella maggior parte delle società, con la loro funzionalità all'efficienza della società. In altri termini, una società è tanto più efficiente quanto più i suoi membri sono socializzati allo svolgimento di ruoli particolari. In questo senso la differenza sessuale diventa un mezzo per stabilire la divisione del lavoro. Il fatto che la femmina partorisca, e dopo il parto debba prendersi cura della prole, la rende inadatta a determinati compiti ­ di caccia, difesa, pastorizia ecc. ­ e la costringe ai lavori domestici. Conseguentemente la femmina dipenderà dal maschio per il nutrimento e la protezione e ciò indurrà il maschio ad assumere una posizione di dominio. Questo meccanismo si struttura in modo così profondo nel configurare la differenza dei ruoli sociali come fatto spontaneo che la dipendenza dall'uomo verrà accettata dalla donna come cosa "naturale". Secondo Talcott Parsons e Robert Bales questa divisione di ruoli rimane fondamentale anche nelle società moderne basate sulla famiglia nucleare, per il cui buon funzionamento rimane necessaria la presenza di due adulti specializzati in ruoli specifici: un ruolo "strumentale", di rapporto con l'esterno, svolto dal padre, e un ruolo "espressivo", che si concentra sui rapporti interni alla famiglia, svolto dalla madre.

In realtà, mentre in un passato anche recente i ruoli sessuali erano chiaramente delineati (gli uomini lavoravano per mantenere la famiglia, le donne accudivano la casa e si occupavano dei figli), oggi tali ruoli, analogamente all'ideale di genere, sono in continua trasformazione. Perciò i teorici del conflitto ritengono che i tradizionali ruoli sessuali possano essere stati funzionali in una società preindustriale, ma non abbiano un tale senso nelle società moderne, le quali, anzi, impedendo alla metà della popolazione di svolgere un ruolo protagonista nella vita produttiva, vanno incontro a disfunzioni notevoli. In proposito Randal Collins ha sostenuto che la diseguaglianza sessuale, come le altre forme strutturate di diseguaglianza, si basa su un conflitto di interessi: la differenza sessuale viene cioè sfruttata dal gruppo dominante per conservare i privilegi di status acquisiti. Sempre da questo punto di vista, la diseguaglianza sociale di matrice sessuale è strettamente connessa alla diseguaglianza economica, poiché la ricchezza, fonte essenziale di status, consente per lo più di acquisire potere e prestigio. Dunque, sarà conquistando una parte più rilevante nella vita economica e produttiva che le donne potranno ottenere gradualmente posizioni di maggiore uguaglianza.

D'altro canto, le politiche per le pari opportunità (come si chiamano le politiche per garantire alle donne pari opportunità di promozione sociale rispetto agli uomini), che di recente si stanno sviluppando nelle società industrializzate di democrazia avanzata, puntano anche alla conquista diretta del potere politico da parte delle donne, attraverso la riserva di quote nelle liste elettorali ai vari livelli politici e amministrativi, nella consapevolezza che potere e prestigio giocano un ruolo almeno altrettanto rilevante della ricchezza nella configurazione dello status sociale.