La diseguaglianza

Diseguaglianze generazionali

Con il termine ageism i sociologi indicano la discriminazione operata nei confronti di un gruppo di età. In generale, qualsiasi gruppo di età può essere discriminato e il ruolo sociale dei diversi gruppi di età varia moltissimo da una società all'altra. Mentre le società preindustriali hanno quasi sempre assicurato agli anziani posizioni di potere e prestigio, ciò non avviene nelle società industrializzate contemporanee, dove la discriminazione d'età o generazionale riguarda per lo più proprio gli anziani. A parere di Robert Butler, che ha coniato il termine ageism, questo "riflette un disagio profondamente radicato da parte dei giovani e degli adulti, un rifiuto personale e una repulsione per la vecchiaia, la malattia e l'invalidità e una paura dell'impotenza, dell'inutilità e della morte". A tale disagio si accompagna la costruzione di una serie di stereotipi negativi sugli anziani, che costituiscono vere e proprie norme informali che regolano la comunicazione sociale e influenzano lo stesso atteggiamento di vita e le aspettative sociali dell'anziano. Probabilmente ciò dipende dal fatto che, nelle società ad alto livello tecnologico, la produzione della ricchezza è dovuta in gran parte alla crescita costante e rapidissima delle conoscenze. Per vari motivi, tra i quali la carenza di una formazione permanente, da tale crescita di conoscenze rimane escluso l'anziano, il cui patrimonio di esperienza accumulata è considerato sorpassato. A ciò s'aggiungano fenomeni quali la disoccupazione e sottoccupazione giovanile, che tendono a far avvertire gli anziani come superflui rispetto alle necessità produttive. A completare il quadro concorrono altresì i mutamenti sociali che hanno coinvolto la famiglia, non più allargata ma mononucleare, estromettendo l'anziano dal ruolo di capofamiglia e anche, spesso, dalla coabitazione con figli e nipoti. Il processo di urbanizzazione isola questi anziani in quartieri spesso privi di strutture di socializzazione, oppure li marginalizza in case di riposo. Così, la discriminazione degli anziani prende la forma di una stratificazione sociale per età, che come la stratificazione etnica è trasversale rispetto agli altri tipi di stratificazione sociale.