Le teorie sulla stratificazione

La teoria funzionalista

Il dibattito sulla stratificazione sociale da parte dei teorici funzionalisti ha avuto inizio nel 1945, con la pubblicazione dell'articolo di K. Davis e W.E. Moore Some principles of stratification. La loro tesi di fondo è che "la principale necessità funzionale che spiega la presenza universale della stratificazione è precisamente l'esigenza sentita da ogni società di collocare e motivare gli individui nella struttura sociale". Ciò significa che l'esistenza della stratificazione sociale è per i funzionalisti un fatto non solo inevitabile, ma anche necessario al buon funzionamento della società stessa, poiché questa svolge delle "funzioni vitali", indispensabili alla sopravvivenza del sistema sociale.

All'interno di ogni società esistono alcune mansioni che richiedono speciali capacità (per esempio, gli stregoni o i sacerdoti in alcuni sistemi sociali, oppure la burocrazia in altri ecc.) e che hanno una maggiore "importanza funzionale" di altre, perché appunto contribuiscono più di altre all'equilibrio e al funzionamento del sistema sociale nel suo insieme. A ciò si aggiunga che non solo esistono poche persone dotate dei requisiti necessari per svolgere le mansioni indicate sopra, ma che queste stesse mansioni possono essere ricoperte a prezzo di un oneroso addestramento (con i relativi sacrifici). Ora, per spingere alcune persone capaci a compiere tali sacrifici, bisogna che a queste persone siano corrisposte delle ricompense "materiali" e "morali" adeguate; occorre cioè fare in modo che le posizioni (funzionalmente importanti) che queste persone occuperanno godano di un livello di reddito e di prestigio maggiore rispetto alle altre. Secondo questa prospettiva la stratificazione si struttura come un'offerta differenziale di varie posizioni, ciascuna dotata di una propria misura di prestigio, la quale fa sì che gli individui, a seconda della posizione in cui si collocano, diventino socialmente diseguali. Il sistema dei valori sociali diventa così anche il fondamento del sistema della stratificazione, in quanto contiene al suo interno anche i criteri per la definizione e l'assegnazione delle posizioni sociali.