La natura della cultura

Introduzione

La vita degli esseri umani è scandita da abitudini, modelli, conoscenze, ma anche da manufatti e strumenti di lavoro, attraverso i quali essi forgiano il proprio mondo. La cultura comprende infatti ogni attività umana, sia conoscitiva, sia affettiva o conativa (che concerne, cioè, l'agire in senso stretto) e i prodotti a questa legati.

Alcuni sociologi di area tedesca (Ferdinand Tönnies, Alfred Weber ecc.) e alcuni americani (tra i quali Robert McIver e Robert K. Merton) affiancano al termine cultura quello di civiltà, attribuendo al primo le dimensioni più disinteressate e spirituali della vita collettiva (per esempio, l'arte, la letteratura ecc.) e al secondo gli aspetti più materiali (per esempio, le tecnologie, gli strumenti di produzione ecc.). La maggior parte degli studiosi, però, tende ormai a utilizzare unicamente il termine cultura, volendo così sottolineare l'interdipendenza spirituale e pratica propria dei contesti umani.

La cultura viene così a designare sia prodotti fisici (monumenti, oggetti particolari, pali totemici, libri, case ecc.), sia altre realtà che potremmo definire ideali (come valori, credenze, linguaggi, sistemi politici ecc). Per sottolineare la presenza di entrambe le dimensioni, i sociologi preferiscono attualmente parlare di cultura materiale e cultura non materiale, intendendo col primo termine tutti gli elementi tangibili (manufatti, attrezzi, abitazioni ecc.) e nel secondo caso le conoscenze, gli elementi valoriali, normativi ecc. Ancora una volta la distinzione è però meramente concettuale, poiché le dimensioni materiali sono nella realtà strettamente dipendenti da quelle non materiali e viceversa. La presenza nella società italiana di ciondoli a forma di croce, per esempio, indica certamente una dimensione materiale della cultura, che però esprime un determinato credo religioso in cui si afferma il sacrificio sulla croce della divinità (pertanto un elemento non materiale), ma al contempo la presenza di quell'oggetto fortifica il credo in quella particolare dottrina, incidendo così a sua volta sugli elementi non materiali.