La vita quotidiana

La routine

Il carattere forse più evidente della vita quotidiana è la ripetitività di azioni, pensieri, comportamenti. Le azioni che compiamo ogni giorno sono in buona parte prevedibili; non solo relativamente al proprio comportamento, ma anche e soprattutto rispetto a quello altrui. È possibile prevedere l'orario a cui è stata puntata la sveglia, la reazione di fastidio che seguirà al suono di questa, le raccomandazioni materne che ogni giorno accompagnano l'uscita di casa, il buongiorno del giornalaio, la frase scortese del collega "scorbutico", l'affabilità dell'amica "carina" e così via.

Come è facile intuire, se è vero che questa prevedibilità degli avvenimenti ne riduce drasticamente l'interesse, va tuttavia rilevato che proprio grazie a questa prevedibilità è possibile conservare l'energia necessaria ad affrontare possibili eventi straordinari. In altre parole, se ogni volta che acquisto il giornale dovessi temere di essere picchiato, baciato, schernito o ignorato dal giornalaio; se ogni volta che punto la sveglia dovessi riflettere sull'opportunità di puntarla a un'ora piuttosto che a un'altra, anche un'azione così semplice diverrebbe faticosissima e pertanto alla lunga non praticabile.

La ripetizione e la prevedibilità dei comportamenti, invece, stimolano risposte automatiche, poco impegnative per il soggetto. Così alla domanda "Come stai?" segue l'automatico "Bene, grazie!", nonostante la complessità della situazione in cui il soggetto in questione si trova a vivere. Non solo: diventano automatismi le operazioni che quotidianamente si compiono prima di uscire di casa, il percorso per giungere al lavoro, il modo con cui relazionarsi con Tizio e Caio ecc. È tale l'importanza di questo ripetere azioni, pensieri e comportamenti che senza tale ripetizione non si potrebbe verificare di fatto nessun tipo di transazione continua, dal momento che le persone che si incontrano dovrebbero ogni volta ridefinire tutti i termini del loro rapporto e delle loro contrattazioni.