La vita quotidiana

Tipizzazioni

Quando un individuo ne incontra un altro è consapevole non solo del fatto che il proprio comportamento sarà oggetto di interpretazione, ma anche che l'"altro" con cui entrerà in relazione avrà reazioni diverse a seconda del proprio modo di essere. Ciò significa che allo stesso stimolo (per esempio, una richiesta di denaro) seguiranno reazioni differenti da parte di interlocutori diversi. Da qui la necessità di riuscire in qualche modo a prevedere e prevenire l'azione altrui. Si tratta, in altre parole, di avere una conoscenza dell'interlocutore nel più breve tempo possibile. Per rispondere a quest'esigenza i soggetti si servono normalmente, e per lo più in modo inconsapevole, delle tipizzazioni che l'esperienza sociale fornisce loro, del genere: commerciante scozzese, signorina svedese, ma anche semplicemente studente, uomo, prete ecc. Tali tipizzazioni tendono a modellare l'interazione creando aspettative e riserve, che verranno messe in discussione solo se contraddette dal comportamento del soggetto in questione. Si nota allora che nel rapporto diretto le tipizzazioni tendono a perdere la dimensione anonima, mentre tendono a rafforzarla quanto più aumenta la distanza fra i soggetti.