Introduzione

Già a partire dalla seconda metà dell'800, quando il sempre più rapido sviluppo dell'industrializzazione e dell'urbanizzazione trasforma la qualità e le modalità dei rapporti quotidiani, affiora la consapevolezza che il modello di famiglia prevalente all'epoca non è qualcosa di dato una volta per sempre , che ha cioè a che fare con la natura umana in quanto tale, ma è un'istituzione suscettibile di mutare a seconda della struttura, della cultura e del grado di sviluppo tecnologico della società di riferimento. La ricerca sociologica tenta di dare sistematicità a questa consapevolezza, in primo luogo attraverso lo studio dei diversi modelli familiari , cioè dei modi in cui le diverse società organizzano i rapporti tra i sessi e tra le generazioni, e quindi cercando di individuare una struttura portante dell'istituzione "famiglia" e di analizzarne le funzioni sociali.

Al riguardo, nella storia della sociologia emergeranno due quadri teorici principali: l'approccio funzionalista, che pensa la famiglia come fondamentale agenzia di controllo sociale delle pulsioni
e di socializzazione primaria, e
la teoria del conflitto, che vede nella famiglia il luogo di scontro tra i sessi e tra genitori e figli. L'analisi sociologica attuale rende conto del recente affermarsi di tipologie familiari tradizionalmente ritenute atipiche o del tutto assenti; è il caso delle cosiddette nuove famiglie (famiglie di fatto, famiglie ricostituite, famiglie con un solo genitore), la cui presenza sempre più massiccia si impone all'interno dei paesi industrializzati.