Le nuove famiglie

Le famiglie di fatto

La diffusione delle famiglie di fatto, sempre più rapida nel mondo occidentale anche in quei paesi, come l'Italia, dove esse sono ancora sanzionate socialmente, testimonia un forte cambiamento del costume. La famiglia di fatto (o more uxorio) è definita dal sociologo Marzio Barbagli come "la situazione di due persone (di solito, ma non necessariamente, di sesso diverso) che vivono insieme sotto uno stesso tetto come sposi, senza essere uniti da matrimonio". Queste famiglie tendono a configurarsi per lo più come "unioni sperimentali" che nascono da una forma di reazione alla crescente instabilità coniugale, ma stanno anche diventando sempre più spesso un'alternativa al matrimonio, e non una sua premessa. Nascono spesso dalle esigenze delle donne, soprattutto di quelle con un alto livello di istruzione e con un'attività professionale. La natura fluida e flessibile della famiglia di fatto permette loro di mettere più facilmente in discussione la divisione dei ruoli basata sul genere, di ottenere maggiori spazi per l'attività di lavoro extradomestico, di rimandare il momento della nascita del primo figlio. Accade sempre più frequentemente che i conviventi nelle famiglie di fatto contraggano il matrimonio dopo la nascita di un figlio. Ciò modifica radicalmente la concezione del matrimonio, che da rito di passaggio all'età adulta si trasforma in conferma e consolidamento di una sperimentata vita di coppia.