La classificazione delle religioni

Introduzione

La varietà dei tipi di religione è la più ampia e i sociologi hanno proposto diversi metodi per classificarle. Weber classificò le religioni in base al loro diverso approccio alla salvezza e al diverso punto focale del loro credo. Secondo questa tipologia, per esempio, il confucianesimo è caratterizzato da un approccio mistico alla vita di questo mondo, mentre il cattolicesimo ha un approccio ascetico, in quanto ha come punto focale non questo mondo, ma quello che il fedele si guadagna nell'aldilà.

Più di recente, dopo aver studiato informazioni e materiali provenienti da culture di tutto iI mondo, Robert Bellah ha classificato le religioni, tanto quelle del passato quanto le attuali, in cinque tipi fondamentali: la religione primitiva, la religione arcaica, la religione storica, la religione protomoderna, la religione moderna. Ciascuno di questi tipi evidenzia una forma di religione più complessa e per certi aspetti può essere inteso come una fase di una storia dell'evoluzione delle forme di religiosità. Bellah sottolinea peraltro che tali fasi non descrivono tutte le religioni, dal momento che alcune possono avere tratti che appartengono a due o anche più tipi, ma soprattutto che i tipi più semplici di religione non sempre si evolvono in quelli immediatamente più complessi, bensì possono regredire a quelli ancora più semplici oppure saltare delle fasi intermedie. Per Bellah, inoltre, il passaggio da una fase all'altra non implica minimamente l'idea di "progresso": le religioni più elaborate non sono migliori di quelle più semplici.