Teorie sociologiche sulla religione

Weber: religione ed etica del capitalismo

L'autore che già prima dello sviluppo del modello funzionalistico ha pensato con molta forza teorica l'intreccio determinato tra religione, economia e politica è stato Max Weber.

Weber ha dedicato un'imponente mole di scritti, notevoli per erudizione e ampiezza di orizzonti, allo studio del fenomeno religioso, che viene da lui considerato luogo di verifica essenziale del processo, proprio dell'Occidente, di razionalizzazione della vita. In generale, tale processo avviene con il perfezionamento del rapporto tra mezzi e fini dell'azione, mediante l'eliminazione degli aspetti irrazionali tramite il calcolo e la programmazione. Weber lo ravvisa anche nell'evoluzione storica e sociale delle religioni, precisamente nella sistemazione e chiarificazione delle idee sul sacro. Figure protagoniste di questa razionalizzazione sono il sacerdote e il profeta, che orientano attraverso esse l'azione concreta degli individui. Ovviamente, non tutti i tipi di religione sono altrettanto adatti a esprimere il processo di razionalizzazione. Al riguardo Weber elabora una tipologia dettagliata delle forme storiche della religione, giungendo alla conclusione generale che sia possibile valutare gli effetti sociali di una religione in relazione alla metafisica e alla conseguente etica che la informano. Sulla base della propria metafisica e della propria etica, ogni religione promuove un atteggiamento mentale e quindi funge da potente causa di dinamismo e differenziazione sociale.

Weber ha verificato la tesi dell'incidenza della religione sul sistema economico-politico nel famoso saggio L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, in cui ha sostenuto che l'etica della religione protestante, in particolare calvinista (per la quale se "il successo viene a coronare un comportamento razionale, sobrio e determinato, del tipo non orientato all'acquisizione mondana, tale comportamento viene interpretato come segno del favore divino"), sia in connessione significativa con la motivazione di fondo dell'imprenditore capitalista e che tale affinità strutturale abbia permesso il consolidamento e la diffusione del capitalismo.