Le agenzie di socializzazione

I mass-media

La caratteristica dei mezzi di comunicazione di massa ­ giornali e riviste, radio e televisione, cinema, reti telematiche ­ è di raggiungere un largo pubblico senza richiedere un contatto personale tra l'emittente e i destinatari dei messaggi. I mass-media non forniscono solo informazioni da cui gli individui rimarrebbero altrimenti esclusi, offrono modelli di ruolo e rappresentano stili di vita. Attraverso soprattutto la pubblicità, non soltanto persuadono i consumatori a gradire le offerte del mercato, ma anche esaltano il valore sociale di certe qualità, come la bellezza, il successo, la ricchezza, la giovinezza ecc. I mass-media riflettono prontamente e in notevole misura contribuiscono a costruire i mutamenti delle norme e dei valori sociali e ne consentono l'estensione a masse che non ne sono immediatamente protagoniste. Certamente i mass-media, dalla carta stampata alla radio, sono stati e continuano a essere anche in grado di influenzare atteggiamenti e opinioni di un pubblico sempre più vasto. Ma oggi la televisione si propone addirittura come agenzia di socializzazione, in grado di far concorrenza, nella costituzione di una mentalità sociale comune, alla scuola, anche perché mediamente un bambino, nelle moderne società industrializzate, trascorre più tempo davanti al televisore che a scuola. La televisione incoraggia un comportamento passivo: non appena i programmi pongono interrogativi che richiedono riflessione e concentrazione, si cambia canale. L'esposizione alla televisione pare riduca la soglia media di attenzione dei bambini. Nei paesi industrializzati la grandissima maggioranza delle famiglie possiede almeno un televisore, ma oltre a ciò la televisione sembra diventare sempre più l'unico mezzo di comunicazione universalmente diffuso e in grado, grazie ai collegamenti via satellite, di diffondere in ogni parte del mondo i medesimi modelli culturali. Perfino tra le culture più tradizionali ben poche sfuggono completamente all'azione dei mass-media elettronici. La comunicazione elettronica è accessibile anche a coloro che sono completamente analfabeti e nei paesi più isolati e non industrializzati accade frequentemente di trovare persone che possiedono un televisore.

Tra i media elettronici un altro strumento di cui si dovrà sempre più tener conto in futuro come potenziale agenzia di socializzazione è la rete telematica, alla quale sono connessi ormai milioni di utenti di tutte le parti del mondo, anche se attualmente con una decisa prevalenza degli statunitensi. Nella rete gli utenti dialogano in un inglese ibrido, che sta diventando sempre più un linguaggio transnazionale, raggruppati in vari tipi di comunità: newsgroup, chat-lines, comunità di interesse che si formano e si sciolgono con rapidità. In rete vengono elaborate nuove forme di comportamento, che non tengono conto, per esempio, del genere sessuale e nemmeno dell'identità sociale dei soggetti, adatte a un mezzo che, contrariamente agli altri mass-media, permette una comunicazione diretta ma non un contatto fisico tra gli utenti.