Il problema

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Introduzione

La nostra vita quotidiana è costantemente caratterizzata nel rapporto con altri individui dalle regole, dalle convenzioni, dal linguaggio, dalle abitudini che condividiamo con essi e dalle aspettative che reciprocamente nutriamo nei confronti del comportamento altrui. La nostra esistenza risulterebbe certamente assai più difficile se in ogni relazione con altri uomini dovessimo ogni volta stabilirne i codici, le modalità comunicative, le regole. Viviamo invece all'interno di sistemi che percepiamo come "familiari"; sistemi all'interno dei quali siamo in grado di prevedere le risposte che il nostro comportamento può provocare: ci è noto, per esempio, che se ci appropriamo di qualcosa senza pagarla, andremo incontro a sanzioni, ma allo stesso modo sappiamo che certe espressioni di cortesia possono generare nell'interlocutore reazioni differenti da altre reputate scortesi; ci stupiamo se le nostre difficoltà personali lasciano indifferente un sacerdote, ma riteniamo normale se ciò accade con un commerciante. Ancora, ci è noto che dobbiamo rivolgerci con determinate formule linguistiche a un superiore e con altre a un amico, che dobbiamo guidare stando a destra, che nonostante sia caldo non possiamo presentarci in ufficio col costume da bagno ecc.

Ora, fino a quando questo "sistema familiare" viene percepito come naturale, non c'è ragione di interrogarsi intorno a esso. La sociologia nasce invece nel momento in cui ci si pongono domande come: "Ma perché questo sistema?", "Come si è formato?", "Quali implicazioni ha sulla vita degli individui che ne partecipano?", "Perché questa formalizzazione e non altre?".