Le teorie

Funzionalismo

La concezione funzionalistica della società e della struttura sociale trae origine dal pensiero di Herbert Spencer, che paragonava le società agli organismi viventi e riteneva che le loro varie parti costituissero sistemi che, a loro volta, operavano insieme come un tutto funzionante. Come i diversi organi e sistemi di un corpo complesso sono differenziati, allo stesso modo le parti di un'unità sociale complessa ed evoluta tendono a differenziarsi tra loro: si viene, per esempio, differenziando la religione rispetto alla politica, il lavoro rispetto alla vita familiare ecc. Ogni parte di una società o di un corpo vivente ha una funzione; quanto più queste funzioni differiscono, tanto più è difficile per una parte sostituirne un'altra. Il risultato finale, tanto per gli organismi che per le società, è un tutto costituito da parti interdipendenti. Questo concetto di sistema è uno dei principi fondamentali del funzionalismo. Se fu Spencer a gettare le basi del funzionalismo, fu invece Emile Durkheim a utilizzare per primo questo quadro concettuale per lo studio della società; partendo dalla considerazione che la società sia costituita da parti diverse che reciprocamente contribuiscono al funzionamento generale, per spiegare il complesso delle relazioni umane è necessario mostrarne la funzione nell'ordinamento della società. Ciò che si deve determinare, sostiene Durkheim, è se vi sia corrispondenza tra il fatto considerato e i bisogni generali dell'organismo sociale e in che cosa consista questa corrispondenza, senza preoccuparsi se essa sia o no intenzionale. Secondo questa prospettiva, anche fenomeni come quelli della devianza, lungi dall'essere considerati patologici, risultano elementi necessari alla coesione sociale.

Il modello proposto da Durkheim risulterà di estremo interesse per l'antropologia culturale, che con autori come Bronislaw Malinowski e Radcliffe Brown, seppure in modi differenti, riprende l'impostazione funzionalista per spiegare gli obblighi normativi di tipo giuridico, morale e religioso propri dei diversi contesti sociali. Vengono così ricercate, all'interno delle "comunità primitive", le funzioni indispensabili alla preservazione e alla coesione della cultura del gruppo e le condizioni necessarie alla stessa aggregazione comunitaria.

Nel corso degli ultimi decenni il concetto di funzionalismo ha subìto una ridefinizione in senso strutturale a opera di famosi studiosi quali Talcott Parsons, Robert Merton e Kingsley Davis. Un determinato sistema di azione può essere esaminato, secondo Parsons, come unità, sia dal punto di vista del suo rapporto con l'esterno, sia da quello dei problemi che nascono dalla sua organizzazione interna. Inoltre il sistema d'azione può essere considerato relativamente agli scopi che esso in quanto "sistema" persegue. A suo parere ogni società, o più astrattamente ogni sistema sociale, deve rispondere a quattro imperativi funzionali: 1. il perseguimento di fini (goal attainment); 2. la stabilità normativa latente (è la funzione che assicura i valori); 3. l'adattamento all'ambiente (sia fisico, sia sociale); 4. l'integrazione (è la funzione che consente il reciproco equilibrio degli elementi del sistema). Le variabili strutturali, combinandosi diversamente tra loro, permettono di articolare una complessa tipologia delle varie forme di azione e dei diversi tipi di aspettative.

Al di là delle peculiarità proprie del pensiero dei diversi autori, i principali presupposti dello strutturalfunzionalismo possono essere così schematizzati:

-una società è un sistema di parti tra loro interrelate;

- i sistemi sociali tendono a essere stabili, perché sono
dotati al loro interno di meccanismi di controllo e di integrazione;

-le disfunzioni esistono, ma tendono a risolversi o comunque a essere
integrate nel sistema nel lungo periodo;

-il mutamento è di solito graduale;

-l'integrazione sociale è prodotta dal consenso di gran parte dei membri
della società rispetto a un certo insieme di valori; sistema di valori che costituisce
l'elemento più stabile del sistema sociale.