Condizioni che favoriscono la democrazia

Conflitto e tolleranza

Ovviamente società nelle quali sono storicamente presenti conflitti profondi, di carattere per esempio religioso o razziale, sono tendenzialmente instabili e hanno maggiori difficoltà a sviluppare e mantenere un processo democratico. Spesso il governo democratico si fonda sulla ricerca di compromessi fra interessi e opinioni contrastanti. Se le divisioni sono tanto laceranti da non permettere alcun accordo, crescono normalmente le pressioni affinché il governo diventi "forte", in modo tale da soddisfare almeno una delle istanze in conflitto, e in ogni caso da conservare l'ordine sociale. È difficile inoltre, per una società che vive forti conflitti, mantenere quella tolleranza alle critiche e alle opinioni dissenzienti fondamentale per l'esistenza della democrazia. In proposito, un grave pericolo per la democrazia è la cosiddetta "dittatura della maggioranza". In certi casi la vita politica può strutturarsi in modo tale che un consistente gruppo sociale ­ per esempio, gli afroamericani negli Stati Uniti ­ si trovi nella condizione di essere sempre in minoranza. In tali casi risulta essenziale, oltre che alla dialettica democratica anche alla stabilità dello Stato, che il governo tenga conto delle richieste delle minoranze. Ancor più in generale, il tentativo di sopprimere semplicemente il dissenso provoca per lo più come risultato che i gruppi dissenzienti, sentendosi esclusi dal normale svolgersi del processo politico, adottino forme di protesta tali da mettere in pericolo la struttura democratica dello Stato.