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Le Università

L'espressione più alta del rigoglio di vita iniziato in età comunale fu la nascita dell'Università. All'inizio del Medioevo l'insegnamento elementare era affidato ai monaci, quello superiore era impartito nelle scuole vescovili controllate dal vescovo a cui spettava la scelta dei docenti. A partire dal XII sec. le scuole vescovili non furono più sufficienti ad accogliere i numerosi studenti desiderosi di cultura. Si formarono così, secondo la tendenza associativa propria del periodo, corporazioni di studenti e maestri che costituirono le Università. Per garantire l'ortodossia dottrinale, la Chiesa fece entrare nelle Università, in qualità di docenti, i maggiori esponenti della cultura monastica e li sottopose al diretto controllo della Santa Sede. Le Università non furono solo un fenomeno italiano ma sorsero in tutta Europa e grazie all'uso comune della lingua latina molti professori poterono insegnare anche in paesi stranieri. L'attività didattica era organizzata in un ciclo introduttivo alle arti liberali (6 anni di frequenza) seguito dagli insegnamenti superiori entro le facoltà di diritto, medicina (6 anni) e teologia (8 anni).