I moti del '20 e del '30. L'indipendenza dell'America Latina

Introduzione

Durante la Restaurazione, lo spirito conservatore della Santa Alleanza non riuscì certo a fare presa sulla borghesia ottocentesca, favorevole a regimi costituzionali e parlamentari. In questo clima si diffuse il Romanticismo, che, rivalutando l'individuo e sostenendo l'importanza del sentimento nazionale, influenzò anche la politica dando origine a tendenze contrastanti: i conservatori videro in esso la roccaforte dell'assolutismo, gli antinapoleonici lo interpretarono in senso liberal-moderato, i giovani intellettuali, invocando il diritto alla libertà delle nazioni, lo rivolsero contro la Restaurazione. Particolarmente per scoraggiare questi ultimi e gli antiassolutisti in genere, i governi rafforzarono i regimi polizieschi. Non potendo esprimere liberamente il proprio dissenso esponenti della borghesia e, soprattutto, militari, si riunirono in organizzazioni clandestine: le società segrete. Esse furono protagoniste dei moti per la libertà nel '20 e nel '30 scoppiati anche per le difficili condizioni economiche. Intanto le colonie dell'America Latina avevano già conseguito l'indipendenza, mentre negli Stati Uniti il presidente Monroe inaugurò la politica di non ingerenza negli affari europei.