La Rivoluzione industriale

Introduzione

La rivoluzione industriale, iniziata in Inghilterra sul finire del XVIII sec., non tardò a manifestarsi anche in Europa. Il fenomeno non fu generalizzato, ma riguardò solo alcune regioni del continente: Francia, Prussia, poche aree dell'Impero Asburgico e zone isolate dell'Italia settentrionale; nelle Americhe si verificò nel nord degli Stati Uniti. Il “decollo” dell'industria fu legato da un lato a un aumento della produttività agricola, dall'altro a importanti innovazioni tecnologiche, all'impennata dei commerci con conseguente accumulo di capitali e alla crescita demografica. Su queste basi si sviluppò il capitalismo, sistema economico basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione e dei capitali e sulla centralità dei mercati nel determinare i rapporti di scambio. Esso avrebbe portato due nuove classi sociali a prendere il sopravvento: la borghesia capitalistica, che deteneva il controllo dei sistemi di produzione moderna, e il proletariato che “vendeva” ai capitalisti il proprio lavoro in cambio di un salario (operai salariati). Destinati a convivere in perpetua concorrenza, i contrasti tra i due ceti avrebbero caratterizzato gran parte del corso storico seguente.