La formazione degli Stati nazionali

L'Europa orientale e settentrionale

Non tutta l'Europa presenta Stati che hanno raggiunto una propria unità grazie alla guida di una monarchia nazionale. A Nord per es. Svezia e Norvegia sono unite alla corona danese dall'Unione di Kalmar (1397), destinata a sciogliersi solo nel 1523 con la proclamazione dell'indipendenza svedese da parte del re Gustavo Vasa. Nell'Europa orientale, dove generalmente il sovrano è elettivo, un ruolo di primo piano è svolto dalla nobiltà che, nelle Diete, decide tutte le principali questioni relative al paese comprese le guerre interne per il potere. A livello locale i nobili detengono una potestà quasi assoluta sul resto della popolazione mantenuta in una condizione servile. Tipico è il caso del Regno d'Ungheria che raggiunse un periodo di splendore culturale sotto la guida del re Mattia Corvino, ma alla sua morte (1499) i nobili posero sul trono il debole Ladislao Jagellone e si ripresero di fatto il potere. Una situazione simile è presente nel Regno di Polonia in mano alla nobiltà. L'unica eccezione è costituita dal Granducato di Mosca che grazie al sovrano Ivan III il Grande (1462-1505) pone le basi per la fondazione dello Stato nazionale russo. Importanti furono le sue vittorie contro i Mongoli e la lotta interna contro lo strapotere dei boiari, i grandi possidenti nobili. Nei Balcani continua l'avanzata dei Turchi dopo la presa di Costantinopoli (1453), la cristianità si mobilita facendo leva sulla religiosità delle popolazioni delle zone di frontiera.