Cultura e civiltà di Roma

Introduzione

Agli inizi del III sec. a.C. la cultura romana era molto arretrata rispetto a quella contemporanea del mondo greco. La letteratura ebbe inizio alla metà del III sec. dal contatto con la Magna Grecia. I primi autori furono liberti o Italici romanizzati, poiché lo scrivere era considerato un'occupazione indegna per un romano. Tuttavia, se con la conquista della Grecia molti aristocratici romani furono avversi alla penetrazione di usi e costumi ellenici (es. Catone il Censore), alcuni ambienti culturali (circolo degli Scipioni) li accolsero favorevolmente. All'inizio dell'età imperiale, sotto Augusto (promotore della restaurazione degli antichi valori romani) le arti e la letteratura attraversarono un periodo molto florido. Augusto stesso proteggeva gli intellettuali raccolti nel circolo di Mecenate e pochi erano i dissidenti. Con i suoi successori fu sempre più intensa l'opera di romanizzazione. II latino si diffuse al pari del greco; l'unità di letteratura, filosofia e civiltà greco-latina rappresentò l'inizio della cultura classica. L'epoca imperiale vide anche lo sviluppo di movimenti mistici e religiosi, ma soprattutto la diffusione del Cristianesimo. La cultura classica finì con il tramonto dell'Impero; cedendo il passo a filosofie che rispondevano al bisogno di un rapporto più diretto con la Divinità.