L'Asia Minore e le civiltà dell'Estremo Oriente

La civiltà cinese

La successione di tre grandi dinastie precedette l'unificazione dello stato cinese. La prima nel III millennio a.C. fu la dinastia Xia. La seconda, di cui ci sono testimonianze scritte, fu la dinastia Shang, comparsa verso la metà del II millennio a.C. La società di allora era governata da guerrieri aristocratici e da un re che possedeva potere sacerdotale. Nell'XI sec. a.C. si impose con la forza la dinastia Zhou che regnò per otto secoli. Tra il 770 e il 476 a.C. si affermarono molti centri autonomi che, diventati principati, tra il 475 e il 221 a.C., si affrontarono in diverse guerre. Ciò causò un sempre più crescente indebolimento della dinastia Zhou. Sul piano sociale si affermò la proprietà privata e si espansero i commerci. Tra il VI e il V sec. a.C. venne introdotta la lavorazione del ferro che incrementò notevolmente la produzione. La dinastia Zhou decadde nel III sec. a.C. quando avvenne l'unificazione a opera della dinastia Qin. Alla base del cammino verso l'unificazione fu decisiva la funzione di Confucio (550-479 a.C.) che codificò le norme di saggezza su cui doveva reggersi l'ordine sociale e politico, mentre la gerarchia interiore della spiritualità cinese faceva capo al Taoismo che risaliva all'insegnamento di Lao Tzu (VI-V sec. a.C., da alcuni ritenuto contemporaneo di Confucio).