L'Impero: le dinastie Giulio-Claudia e Flavia

In sintesi

LA DINASTIA GIULIO-CLAUDIA 14-68 d.C.Nel 14 d.C., alla morte di Augusto, gli succede Tiberio, suo figlio adottivo. Tra il 14 e il 16 Germanico, nipote di Tiberio, sconfigge più volte i Germani. Nel 26 Tiberio si ritira nella sua villa di Capri e affida il potere al prefetto del pretorio Seiano. Questi complotta per ottenere il trono; Tiberio torna a Roma nel 31 e lo fa uccidere con i suoi seguaci.Tiberio muore nel 37 e il senato acclama imperatore suo nipote Caligola. Questi, pur assumendo atteggiamenti da sovrano assoluto, è molto amato dalla plebe. Inviso alla nobiltà senatoria, è vittima di una congiura dei pretoriani nel 41. I pretoriani pongono sul trono Claudio, zio di Caligola.Nel 44 Claudio conquista la parte meridionale della Britannia dove sorge Londra.Nel 54 a Claudio, fatto uccidere dalla moglie Agrippina, succede il figlio naturale di lei, Nerone.Liberatosi della madre e dei tutori Afranio Burro e Seneca, Nerone governa in modo dispotico.Nel 64 un incendio, forse ordinato da Nerone stesso che ne fa ricadere la colpa sui cristiani, devasta Roma.Nel 68 Nerone è costretto a suicidarsi in seguito alla rivolta delle truppe di stanza in Lusitania, che proclamano imperatore il loro comandante Galba.
L'ANNO DEL 4 IMPERATORI 69 d.C.Nel 69 d.C. si succedono ben 4 imperatori. Galba è deposto dai pretoriani e sostituito da Otone; questi è rovesciato da Vitellio, sostenuto dalle truppe stanziate sul Reno. L'esercito mandato in Oriente a combattere la rivolta degli Ebrei proclama invece imperatore il proprio comandante Flavio Vespasiano (con cui inizia la dinastia Flavia), che si insedia a Roma eliminando l'avversario.
LA DINASTIA FLAVIA 69-96 d.C.Il governo di Vespasiano, centrato sul consolidamento delle finanze e dell'esercito, vede la distruzione di Gerusalemme nel 70 a opera del figlio Tito.Questi succede al padre nel 79. Nel suo breve governo porta a termine la costruzione del Colosseo. Nell'81 a Tito succede il fratello Domiziano.Questi in politica estera conduce campagne contro i Catti e i Daci. Nel 96 è ucciso da una congiura ordita dai prefetti del pretorio e da sua moglie.