La Preistoria

Il Paleolitico

Il Paleolitico (o “età della pietra antica” da palaiós, “antico” e lithos, “pietra”) si suddivide in tre periodi: il Paleolitico inferiore, il Paleolitico medio e il Paleolitico superiore.

Paleolitico inferiore. Questo periodo è caratterizzato dall'apparizione (2 500 000 anni a.C. in Africa) del primo ominide appartenente al genere Homo: l'Homo habilis, che aveva andatura eretta e capacità cranica di 600 - 700 cm3. Resti fossili di quest'ultimo sono stati ritrovati in Etiopia, manufatti a esso attribuiti, in Etiopia, in Tanzania e in Kenya. Sempre in Africa, 1 500 000 anni a.C., comparve l'Homo erectus, conosciuto anche come Pitecantropo o Sinantropo, che occupò anche le aree temperate dell'Europa e dell'Asia. Era più alto e robusto dell'Homo habilis e praticava attività di caccia e di raccolta. Scomparve intorno al 100 000 a.C. Alcuni resti umani di questo periodo sono stati ritrovati nella grotta di Sandalo, presso Pola in Istria. Circa 800 000 anni a.C. comparve la civiltà detta Abbevilliana (dal nome di un alto terrazzo della Somme in Francia). caratterizzata dalla produzione di manufatti scheggiati a forma di mandorla (amigdala). Il periodo compreso tra 700 000 e 300 000 anni a.C. fu caratterizzato dal susseguirsi di glaciazioni e raffreddamenti del clima terrestre. Durante la prima glaciazione, detta di Günz, si producevano manufatti a scheggiatura bifacciale, tecnicamente più raffinati dei precedenti. Nella seconda, detta di Mindel, l'uomo cominciò a utilizzare il fuoco e a vivere in abitazioni circolari, circondate da muretti di pietra, o in grotte dal pavimento lastricato di ciottoli. Resti umani sono stati ritrovati in Francia, in Spagna, in Cina e in Marocco. Il periodo della terza glaciazione, detta di Riss, fu caratterizzato dalla realizzazione di capanne ricoperte di pelli, poste all'interno di grotte. Apparve la tecnica levalloisiana, consistente nel produrre schegge di forma ovale, con i bordi taglienti.

Paleolitico medio. Questo periodo viene fatto iniziare circa 100 000 anni a.C. ed è caratterizzato dalla presenza dell'Uomo di Neanderthal (Homo sapiens neanderthalensis, dal nome di una località nei pressi di Düsseldorf in Germania). Robusto e di piccola taglia, aveva il cranio più lungo e meno alto dell'Homo erectus, con arcate sopraciliari sviluppate. Da lui ebbe origine una cultura detta Musteriano (dalla località di Le Moustier in Dordogna) in cui scomparvero i manufatti bifacciali e si produssero strumenti ricavati da schegge: punte, grattatoi, raschiatoi, bulini, coltelli e punteruoli. Resti umani sono stati ritrovati in Francia, Belgio, Italia (Saccopastore e Monte Circeo), Iraq, Sudafrica e Cina. La quarta glaciazione, detta di Würm, ebbe inizio 75 000 anni a.C. A questo periodo risalirebbero alcune novità relative agli usi dell'Uomo di Neanderthal, come il seppellimento dei morti con corredo funebre (offerte di fiori, strumenti e trofei di animali; ritrovamenti in Italia, in Iraq, in Uzbekistan e in Francia) e il rito del cannibalismo.

Paleolitico superiore. Circa 40 000 anni a.C. comparve l'Homo sapiens sapiens che si contraddistingue dai precedenti tipi umani per il cranio meno robusto e più alto, privo delle prominenti arcate sopraciliari. Gli studiosi distinguono due razze: quella di Cro-Magnon e quella di Combe Capelle (dai nomi delle località francesi dei primi rinvenimenti).

In questo periodo iniziò la prima vera lavorazione dell'osso, per ottenere arpioni, ami, zagaglie e aghi. Ampiamente attestati sono riti e culti, oltre a forme di espressione artistica (scultura, pittura e graffiti). Rinvenimenti in tutta Europa (in Italia a Imperia, Savona, Verona, Forlì, Cosenza, Messina). Nel Paleolitico superiore si succedettero diverse civiltà. In Africa si sviluppò la cultura Ateriana (Algeria), caratterizzata dalla produzione di manufatti dotati di un peduncolo che consentiva di fissarli su un'asta o un manico di legno. Circa 25 000 anni a.C., durante la glaciazione del Wisconsin, lo stretto di Bering rimase ghiacciato, permettendo a gruppi di cacciatori provenienti dalla Mongolia di attraversarlo insediandosi in America (rinvenimenti in California e in Perù). In Francia le culture del periodo Gravettiano o Perigordiano (dai nomi della località La Gravette e della regione del Périgord) produssero opere d'arte di straordinaria raffinatezza, tra le quali le famose statuette note come le “veneri preistoriche”. Il periodo Solutreano (dalla regione di Solutré nella Loira), risalente a 18 000 anni a.C., vide la comparsa di un nuovo strumento per la caccia: l'arco. Nel periodo Maddaleniano (dalla località di La Madeleine in Dordogna), risalente a circa 15 000 anni a.C., l'espressione artistica su pareti o su oggetti mobili (pietra scheggiata, osso, avorio) giunse al massimo splendore. Reperti tipici di questo periodo sono stati trovati in tutta Europa (pitture e incisioni nella grotta di Lascaux in Dordogna e pitture a Altamira in Spagna.), fino ai confini della Siberia e del Medio Oriente.