La civiltà egizia

La perdita dell'indipendenza

Nel 525 a.C. i Persiani, guidati da Cambise, fecero dell'Egitto una semplice provincia del loro Impero. La conquista da parte di Alessandro Magno (332 a.C.) portò nel paese la cultura grecoellenistica. Alla spartizione dell'Impero dopo la morte di Alessandro, l'Egitto fu assegnato a Tolomeo Lago, fondatore, con il nome di Tolomeo I Sotere, della dinastia tolemaica che regnò dal 321 al 30 a.C. L'efficiente struttura burocratica introdotta dai Tolomei diede un impulso positivo al commercio, all'agricoltura e alla cultura (fondazione di Alessandria). La vita politica rimase travagliata dai conflitti dinastici e, con la regina Cleopatra VII, le vicende dell'Egitto si intrecciarono con quelle di Roma: dopo la vittoria di Ottaviano su Antonio ad Azio nel 31 a.C., l'Egitto divenne provincia romana. Con Diocleziano fu diviso in tre province e inserito nella diocesi orientale con capitale Antiochia. Infine, con la conquista araba del VII sec. divenne parte della civilizzazione islamica.