Sparta e Atene

Sparta

Sparta era la città-Stato greca capitale della Laconia, nel Peloponneso. Nel X sec. a.C. i Dori, penetrati nel Peloponneso, crearono 5 insediamenti (Limne, Pitane, Mesoa, Cinosura e Amicle), unificati dal re Teleclo nel sec. VIII nella città di Sparta. Nei secc. VIII-VI a.C. gli Spartani conquistarono l'intera Messenia, nella parte orientale del Peloponneso. Dopo la Messenia, Sparta cercò di conquistare la regione di Tegea, ma, non essendovi riuscita dopo lunghi combattimenti, fece in modo che divenisse sua alleata. Attraverso le alleanze Sparta formò, nella seconda metà del VI sec. a.C., la Lega peloponnesiaca, che univa la maggior parte delle poleis della penisola con l'eccezione di Argo. Le città alleate conservavano la loro autonomia e non pagavano tributi; avevano il solo obbligo di fornire l'esercito federale in caso di pericolo, sottostando al comando spartano. La Lega dette un contributo decisivo alla sconfitta di Serse nella II Guerra persiana, dopo la quale Sparta non seguì Atene nel tentativo di sottrarre al dominio persiano le città greche dell'Asia. Lo scontro con Atene per l'egemonia caratterizzò il V sec. a.C.: la Guerra del Peloponneso (431-404 a.C.) sancì il predominio di Sparta che durò fino all'ascesa di Tebe la quale sconfisse la rivale con i generali Pelopida ed Epaminonda nel 364 e 361 a.C. Durante il dominio macedone Sparta rimase in disparte, per rientrare nella politica greca nell'età dei diadochi, con il rango di potenza minore.

La società spartana. Tutta la popolazione era suddivisa nelle tre classi degli spartiati, dei perieci e degli iloti. I primi costituivano la casta militare: unici a godere dei pieni diritti politici, erano obbligati alla vita comunitaria, con la proibizione di qualsiasi attività produttiva e del possesso personale di denaro. La loro educazione militare era molto severa, aveva inizio all'età di sette anni e terminava a trenta, ma fino a sessanta gli spartiati dovevano sottostare agli obblighi militari. I perieci erano cittadini liberi, ma erano esclusi dal servizio militare e quindi privi di diritti politici attivi; si dedicavano alle attività commerciali. Gli iloti erano di condizione servile, seppur non propriamente schiavi in quanto non soggetti a vendita, e lavoravano le terre di proprietà degli spartiati con l'obbligo di cedere ai padroni due terzi del raccolto.

L'ordinamento politico. La tradizione fa risalire la struttura costituzionale di Sparta all'attività legislativa di Licurgo (ca. secc. VIII-VII a.C.). Istituzionalmente il potere esecutivo era affidato a due re (diarchia) affiancati dalla gherusia, il consiglio di anziani che discuteva le questioni poi sottoposte all'assemblea generale degli spartiati, l'apella. Dalla fine del sec. VI a.C. le funzioni giuridiche vennero affidate a 5 efori, ossia “ispettori” eletti dall'apella.