Guccini, Francésco

cantautore italiano (Modena 1940). Figura ormai storica della canzone d'autore italiana, Guccini soprattutto agli inizi, ha saputo fondere la tradizione popolare nostrana con modelli di matrice chiaramente dylaniana. Il primo album, nel quale Guccini si firma semplicemente Francesco, risale al 1967 ed è Folk Beat n. 1, del quale fanno parte canzoni destinate a diventare pietre miliari del percorso artistico gucciniano, come Noi non ci saremo, Auschwitz, In morte di S.F. Tuttavia, in questa fase d'esordio, il nome del cantautore comincia a circolare soprattutto grazie all'esecuzione dei suoi brani da parte di altri artisti, in particolare I Nomadi e l'Équipe 84. Nel 1972 Guccini pubblica Radici che può essere considerato come il suo primo vero successo. Con Via Paolo Fabbri 43 (1976), il nome del cantautore diviene popolare presso un pubblico molto vasto. I successivi album, Amerigo (1978), Album concerto (1979), con I Nomadi, Metropolis (1981), Guccini (1983), consolidano la la popolarità e il disco dal vivo Fra la via Emilia e il West (1984) è una efficace testimonianza dell'entusiasmo che accompagna le esibizioni dell'artista. Successivamente Guccini realizza dischi più meditati e sempre più elaborati stilisticamente, ma nei quali non mancano brani che si sviluppano secondo l'antico e scarno modello della ballata per voce e chitarra: Signora Bovary (1987), ... quasi come Dumas... live (1988), Quello che non... (1990), Parnassius Guccinii (1993), del quale fa parte Canzone per Silvia che, a conferma del non sopito impegno politico, è dedicata al caso giudiziario di S. Baraldini. Tra gli altri lavori: D’amore di morte e di altre sciocchezze (1996) e Stagioni (1999), entrambi ricchi di poesia e di fermenti combattivi. Guccini ha messo a frutto il suo talento di artista sia in campo letterario sia in quello cinematografico. Si ricordano alcuni romanzi come Macaronì (1996), Questo sangue che impasta la terra (2001), Tango e gli altri (2007), scritti a quattro mani con L. Macchiavelli, e (2008) e la buona prova d'attore nel film di Luciano Ligabue Radiofreccia (1998) in cui il cantautore modenese interpreta la parte di un barista di provincia. Nel 2004, Guccini ha pubblicato l'album Ritratti. Nel 2006 Guccini ha ottenuto un voto in occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica Italiana. Nel 2010 Guccini da alle stampe la propria autobiografia dal titolo Non so che viso avesse. Nel 2012 ha collaborato all'album Black Tarantella di Renzo Avitabile, centando in dialetto emiliano. Nello stesso anno pubblica l'album L'ultima Thule, ultimo disco in studio del cantautore. Nel 2017 esce l'album live L'osteria delle dame, e l'anno successivo ha inciso una strofa del brano di Roberto Vecchioni Ti insegnerò a volare, dedicato ad Alex Zanardi. Nel 2019 esce la raccolta Note di viaggio: Capitolo 1... venite avanti, seguita nel 2020 da Note di viaggio: Capitolo 2... Non abbiate paura. 

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