Shirāz
IndiceGeografia
Città (1.053.025 ab. nel 1996) dell'Iran, capoluogo della provincia del Fārs, situata a 1585 m in un'oasi dei monti Zagros. Fin dall'antichità fiorente centro economico e culturale per la sua felice posizione geografica, è attualmente un notevole emporio commerciale con industrie alimentari (produzione di vini), tessili (cotone), elettrotecniche, chimiche, petrolchimiche (raffineria nelle vicinanze) e del cemento; artigianato dei tappeti e lavorazione dell'argento. Shirāz è sede universitaria (dal 1945), di numerosi musei e biblioteche e ospita annualmente una Settimana musicale internazionale. Turismo.
Storia
Importante già in epoca seleucide, dopo la conquista araba s'impose come un grande centro culturale, fino a rivaleggiare (sec. XVI) con la stessa Baghdad. Nel Seicento tuttavia decadde in seguito a gravi inondazioni. Nel 1724 fu saccheggiata dagli afghani. Rinacque sotto la dinastia persiana degli Zand (1750-94), il cui fondatore, Karīm Khān, vi fece innalzare numerosi monumenti. Nel 1824 e nel 1853 fu devastata da terremoti.
Arte
Fortificata nel sec. XI Shirāz fu patria dei poeti mistici Hafiz e Saʽdi, dei quali conserva i mausolei d'epoca Zand, ora rifatti, e fu chiamata “torre dei santi” per il gran numero di venerabili tombe custodite fra le sue mura. Oltre alla cittadella, al pittoresco bazar, al bagno, alla Porta del Corano e agli splendidi giardini, vanto di tutto l'Iran, si ricordano il Mašgid-i Vakil, una bella moschea a navate, con ricche decorazioni floreali in mattonelle smaltate. Nel sec. XV, sotto i Timuridi, Shirāz era giustamente famosa per la sua eccellente scuola di miniaturisti, autori di manoscritti dai colori ricchi e intensi, dove maestose figure spiccano su sfondi vegetali esuberanti.