canale (industria minerària)
mezzo concavo o tubolare di scorrimento o trasporto di materiale vario. In partcolare nelle cave di marmo, trincea scavata fra due peli o fra due tagli fatti col filo elicoidale per isolare grandi blocchi da abbattere. § Canale di lavaggio, dispositivo a forma di condotto inclinato, generalmente in legno, utilizzato per ottenere la concentrazione di minerali pulverulenti (per esempio sabbie aurifere). Il minerale viene fatto scorrere, insieme con acqua, lungo il canale; in base alla differente densità dei materiali, il minerale, più pesante, rimane sul fondo da dove viene prelevato. § Canale trasportatore, condotto in lamiera di acciaio a sezione semicircolare o rettangolare o trapezia utilizzato per il trasporto a distanza di minerale o dello sterile. I tipi più diffusi sono: canali fissi, composti di spezzoni di 2 o 3 m che si installano nelle discenderie (inclinazione maggiore di 25º) per avviare minerali da un cantiere di coltivazione a una galleria di carreggio. Canali oscillanti o vibranti, a sezione quasi sempre trapezia; possono essere sospesi mediante catene alle armature delle gallerie o dei cantieri; oppure sostenuti da stecche elastiche di legno o di acciaio (per cui sono detti impropriamente canali a scosse); oppure appoggiati al suolo con rotelle o sfere rotolanti fra guide sagomate. Tipo particolare è il canale oscillante a becco d'anitra (canale caricatore). I canali trasportatori sono animati da moto di va e vieni dissimmetrico: nel senso del trasporto il minerale viene trascinato dal canale, mentre nella corsa di ritorno, più veloce, il minerale per inerzia continua il moto e avanza mentre il canale gli scivola sotto. La potenzialità di trasporto varia da 30 a 150 t/h. Canali rallentatori, usati in caso di forte pendenza; sono analoghi ai precedenti ma in essi scorre una fune metallica (o catena) cui sono fissati, intervallati, dischi di acciaio per evitare lo sminuzzamento di minerali friabili.