ceruloplasmina

sf. [da cerulo+plasma, così chiamata per il colore azzurro cupo delle sue soluzioni concentrate]. Metallo-proteina presente nel plasma sanguigno umano. È una albumina di peso molecolare 151.000, nella cui molecola sono contenuti otto atomi di rame. La ceruloplasmina costituisce la forma di trasporto del rame nel sangue; possiede inoltre attività enzimatica, catalizzando l'ossidazione dei polifenoli (polifenol-ossidasi). Su tale proprietà si basa il più comune metodo di dosaggio della ceruloplasmina ematica, essendo l'attività polifenol-ossidasica del sangue proporzionale alla concentrazione di tale sostanza. Dalla scissione catabolica della ceruloplasmina si forma un altro cromoprotide contenente rame, l'emocupreina, che si concentra elettivamente nei globuli rossi. Le funzioni biologiche della ceruloplasmina sono scarsamente conosciute. Si ritiene che la formazione di tale complesso cromoproteico impedisca la deposizione del rame nei tessuti. Una diminuzione dei tassi ematici di ceruloplasmina si riscontra in una grave malattia ereditaria dell'infanzia, la degenerazione epato-lenticolare o morbo di Wilson; in tale malattia il rame si deposita in elevate concentrazioni nel fegato e nei nuclei basali del cervello, provocando insufficienza epatica, disturbi psichici e incoordinazione motoria.

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