ciòttolo
Indicesm. [sec. XIV; dim. di ciotto²].
1) Sasso ovoidale, reso liscio e levigato dallo sfregamento contro altri sassi trasportati da acqua corrente (fiume o torrente) o dai ghiacciai. Per estensione, sasso in genere: “l'auto sobbalza sui ciottoli di un paese” (Pavese).
2) Toscano, stoviglia, recipiente di terracotta.
3) In geomorfologia, ciottoli appiattiti o di spiaggia, caratterizzati da contorni arrotondati e forma appiattita, dovuti al trascinamento cui sono sottoposti dal moto ondoso. Ciottoli faccettati, tipici di ambienti desertici, sono contraddistinti da varie faccette, piane o lievemente concave, separate da spigoli smussati, e derivano il loro aspetto dall'azione corrosiva del vento. Ciottoli fluviali, propri dei corsi d'acqua, presentano contorni arrotondati a causa degli urti, contro altro materiale detritico o contro il fondo, subiti durante il trasporto. Ciottoli impressionati, segnati da solchi incisi dalle sporgenze di altri ciottoli; sono generati da processi di dissoluzione differenziale sotto pressione. Ciottoli striati, tipici di ambienti glaciali, sono caratterizzati dalla presenza di sistemi di scalfitture lineari, diversamente orientati. Tali scalfitture si sono formate a seguito dello strisciamento forzato contro il fondo e le pareti delle valli percorse dalle lingue glaciali. Ciottoli striati, oltre che nei depositi morenici, sono presenti anche nei sedimenti fluvio-glaciali. Ciottoli triquetri, tipo particolare di ciottoli faccettati, di forma tetraedrica, caratteristici del deserto petroso (serir).