coherer
s. inglese (propr., che mette in coesione, dal latino cohaerēre, essere unito) usato in italiano come sm. Dispositivo rivelatore delle radioonde realizzato nel 1890 da E. Branly (cui si deve il termine di coherer) in base a osservazioni condotte da T. Calzecchi Onesti tra il 1884 e il 1886. Il coherer era costituito da un tubetto di vetro contenente della limatura di ferro interposta fra due dischetti di metallo conduttore connessi, attraverso due morsetti, a un circuito elettrico. In presenza di un'onda elettromagnetica a radiofrequenza diminuisce notevolmente la resistività della limatura di ferro: ciò rende possibile il passaggio di una corrente elettrica che aziona un relè collegato in serie al coherer. Per vari anni il coherer, successivamente perfezionato da G. Marconi, costituì il mezzo più efficace per la rivelazione delle onde elettromagnetiche.