evolutivo

Indice

agg. [da evolvere].

1) Relativo all'evoluzione.

2) Che è in evoluzione.

3) In informatica si designano algoritmi, programmi, processi di calcolo, in cui la soluzione di un problema non deriva dallo svolgimento di una sequenza fissata di passi, ma dalla selezione (in senso darwiniano) e dalla trasformazione delle componenti stesse del calcolo sotto l'influenza dei dati del problema. In termini generali, i diversi approcci alla computazione evolutiva presentano delle caratteristiche comuni che possono essere così riassunte: lo stato iniziale del processo consiste di una popolazione di tentativi di soluzione, che competono per essere considerati i più adatti. Una misura di “successo” è valutata per ogni tentativo di soluzione (per esempio l'approssimazione con cui possono ricostruire i dati originali) e solo le soluzioni più “adatte” possono sopravvivere nella popolazione. A partire dalle soluzioni sopravvissute, si possono ottenere nuovi tentativi, attraverso loro mutazioni o combinazioni, di cui si dovrà poi valutare il successo ripetendo il ciclo selezione-trasformazione-valutazione. Il processo termina dopo un numero fissato di cicli o quando si producono soluzioni con un grado di approssimazione accettabile. Un esempio di computazione evolutiva è fornito dalla soluzione al problema di trovare l'equazione della curva che meglio approssima un insieme di punti dato. Si può allora partire con una popolazione composta di equazioni di rette, di curve quadriche, polinomiali, con vari parametri. A ogni passo si selezionano le curve che realizzano le migliori approssimazioni rispetto all'insieme di punti e si trasformano quindi le equazioni che descrivono le curve rimaste, modificando i valori dei parametri e/o aumentando il grado dei polinomi.

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