go-kart
s. inglese usato in italiano come sm. Veicolo monoposto (detto anche semplicemente kart), privo di carrozzeria e di sospensioni, costituito da un semplice telaio di minime dimensioni sul quale è montato, posteriormente, un motore a due tempi di piccola cilindrata, collegato alle ruote posteriori senza cambio di velocità. Comparso negli Stati Uniti, da principio il kart non doveva essere altro che un giocattolo, ma ha subito una veloce evoluzione trasformandosi in un mezzo idoneo per la formazione degli aspiranti piloti. I kart introdotti in Italia negli anni Sessanta erano realizzazioni poco più che artigianali, muniti di motori da 100 cm3 che venivano utilizzati in gare su circuiti improvvisati di tipo cittadino. In breve, però, l'interesse per la nuova disciplina si diffonde e vengono costruiti i primi impianti permanenti (kartodromi); inoltre, alcuni costruttori cominciano prima a fornire pezzi per lo sviluppo dei kart e poi a costruire nuovi propulsori. Negli anni Settanta, il campionato si suddivide in più categorie: compare la classe 125 cm3, munita di cambio e i telai diventano sempre più curati e capaci di prestazioni migliori. I kart italiani raggiungono in breve livelli tali da essere molto richiesti all'estero. Al successo contribuiscono anche le prestazioni dei piloti di casa nostra, tra cui alcuni si distingueranno poi al volante di auto ben più impegnative, come Riccardo Patrese, Elio De Angelis, Ivan Capelli, Emanuele Pirro, Andrea De Cesaris e Beppe Gabbiani. Anche all'estero il karting, ossia la disciplina motoristica del kart, è stato praticato da piloti diventati grandi campioni, come Nelson Piquet, Ayrton Senna, Alain Prost e Michael Schumacher. A riprova della bontà della scuola italiana di kart, i kartisti italiani, o con licenza italiana, hanno vinto più della metà dei campionati mondiali finora disputati. I kart sono suddivisi in classi di cilindrata (60 cm3, 100 cm3, 125 cm3), in categorie e in kart con o senza cambio di velocità. Alla divisione in classi di cilindrata corrispondono limiti di età: dai 7 ai 9 anni, in Italia, si possono guidare i cosiddetti Baby Kart, di potenza pari a 60 cm3 e con frizione automatica, poi, dai 9 ai 12 anni, i più potenti Mini Kart, sempre con frizione automatica, quindi, dopo i 12 anni e con ulteriori scaglionamenti di età, kart di classe 100 cm3 senza cambio di velocità e 125 cm3 con cambio di velocità. L'attività agonistica prevede una grande varietà di campionati (a livello nazionale, continentale e mondiale). Le nazioni nelle quali questa disciplina è più sviluppata sono Stati Uniti e Francia. In Italia praticano il kart circa 6000 piloti; le gare vengono disputate su una quarantina circa di circuiti permanenti, sotto il controllo della Federazione Italiana Karting.