metìlico
agg. [sec. XIX; da metile]. Alcol metilico, composto chimico di formula CH₃OH, indicato nella nomenclatura ufficiale come metanolo; rappresenta il termine più semplice della serie degli alcoli. In natura si rinviene solo in quantità minime quale componente secondario di qualche olio essenziale, mentre nei vegetali sono assai diffusi i suoi esteri ed eteri fenolici. L'alcol metilico, utilizzato quale importante prodotto industriale, veniva in passato ottenuto mediante distillazione secca del legno: dal residuo acquoso (acido pirolegnoso) per distillazione frazionata si ricavava lo “spirito di legno”, contenente fino all'80% di alcol metilico. Attualmente lo si produce per sintesi facendo reagire a una temperatura prossima ai 450 ºC e a una pressione di 200 atm una miscela di ossido di carbonio e idrogeno; l'impiego di catalizzatori a base di ossido di zinco addizionato di ossido di cromo consente una conversione in alcol metilico praticamente completa. L'alcol metilico è un liquido mobile, incoloro e di odore simile a quello dell'alcol etilico anche se meno gradevole; ha un peso specifico di 0,792, è miscibile con l'acqua in tutti i rapporti, bolle a 64,7 ºC e solidifica a –97 ºC. Molto infiammabile, brucia con fiamma azzurrognola; i suoi vapori formano con l'aria miscele esplosive. L'alcol metilico trova largo impiego soprattutto come solvente di composti organici diversi e come intermedio per la preparazione di molti composti (in particolare per la produzione della formaldeide); viene anche usato come anticongelante e come combustibile o additivo di carburanti speciali. Potendolo sostituire all'alcol etilico, in Italia e in altri Stati, l'alcol metilico è soggetto a regime fiscale e a controllo per la sua tossicità. Esso esercita infatti sul sistema nervoso centrale effetti deprimenti simili a quelli dell'alcol etilico; rispetto a questo ha, però, una notevole tossicità (l'ingestione di 30-100 g può riuscire fatale) legata soprattutto ai prodotti catabolici che si formano nei tessuti, primi tra i quali l'acido formico, responsabile di gravi perturbazioni dell'equilibrio acido-base, e la formaldeide, a cui si devono lesioni a carico della retina. L'avvelenamento derivante dall'ingestione o dall'inalazione di vapori di alcol metilico può verificarsi anche accidentalmente in campo industriale, date le molteplici applicazioni di tale sostanza. Vi è pure la possibilità di una intossicazione acuta di origine voluttuaria. L'intossicazione acuta è caratterizzata da turbe neuropsichiche (ebbrezza, vertigini, cefalea, sonnolenza), da turbe a carico dell'apparato digerente (vomito, dolori addominali violenti), da collasso cardiocircolatorio e da tipiche alterazioni oculari: midriasi, paralisi pupillare, diminuzione dell'acuità visiva fino alla cecità totale permanente.