piombatura
Indicesf. [sec. XIV; da piombare].
1) Atto, effetto del piombare, impiombatura: piombatura delle merci; anche la quantità di piombo usata per ricoprire una superficie o riempire una cavità: la piombatura del dente si è incrinata. In particolare, in metallurgia, rivestimento a base di piombo eseguito su superfici metalliche, in genere di acciaio, allo scopo di proteggere il materiale di base dall'azione di agenti aggressivi. Si ottiene di solito per immersione in bagno fuso di piombo o di una lega di piombo, dopo deposizione di uno strato intermedio di stagno e antimonio sulla superficie di acciaio da rivestire, o per fusione del piombo sulla superficie preliminarmente trattata, oppure per elettrodeposizione. Materiali protetti da rivestimenti di piombo sono spesso utilizzati per la costruzione di apparecchiature chimiche, specialmente se destinate a operare in ambiente di acido solforico; inoltre, per la loro ottima resistenza alla corrosione industriale, possono essere utilmente impiegati per coperture.
2) In edilizia, lo stesso che lucidatura a piombo.
3) Nella pesca, zavorratura delle lenze e delle reti che permette loro il migliore funzionamento sul fondo o comunque nella zona più adatta per la pesca prescelta.