platinatura

sf. [sec. XIX; da platinare]. Rivestimento galvanico di platino eseguito su un metallo di base allo scopo di conferire a quest'ultimo resistenza alla corrosione. I bagni di platinatura sono generalmente bagni contenenti acido cloridrico, acido solforico, ecc. e platino in quantità comprese tra 5 e 20 g/l. Essi lavorano con densità di corrente comprese tra 0,5 e 2 A/dm² e alla temperatura di 45-60 ºC. Si ottengono così depositi particolarmente duri e di bassa porosità. La platinatura è ancora usata nella fabbricazione di anodi insolubili, come per esempio quelli di titanio, mentre è poco diffusa in gioielleria e nel settore decorativo dove si preferiscono rivestimenti di argento e rodio.