sàndalo (botanica)
sm. [sec. XIV; dall'arabo ṣandal]. Nome comune usato per indicare la pianta Santalum album della famiglia Santalacee, originaria dell'Asia sudorientale. Si tratta di un albero sempreverde, alto 7-12 m, con esili rami cadenti e foglie lanceoalate. I fiori sono rosso-marrone, disposti in infiorescenze a cima, più corte delle foglie; il frutto è una drupa. Per sandalo bianco si intende solo il pregiato legno di tale pianta che è molto profumato e aromatico, ha durame giallastro variegato in rosso, assai duro, suscettibile di una buona pulitura e lucidatura, per cui è molto usato in lavori fini di ebanisteria e nella fabbricazione di articoli di lusso. Per distillazione in corrente di vapore se ne ottiene anche un olio essenziale (olio di sandalo), molto apprezzato in profumeria e usato anche in farmacia, per le proprietà antiblenorragiche. Con sandalo rosso si indica invece il legno della pianta Pterocarpus santalinus della famiglia Leguminose. Questo è più duro e compatto del sandalo bianco, di colore aranciato che tende a scurire e arrossare con la stagionatura; scaldato, esso emana un gradevole profumo e trasuda una resina verde. Viene impiegato in modo analogo al sandalo bianco, ma risulta più pregiato; si usa anche nell'industria dei profumi, in tintoria e come aromatizzante.