spinterògeno
sm. [sec. XX; dal greco spinther-eros, scintilla+-geno]. Dispositivo dell'impianto di accensione, detto appunto a spinterogeno (o a batteria), di motori a ciclo Otto. "Per lo schema di spinterogeno vedi il lemma del 18° volume." Lo spinterogeno comprende essenzialmente il ruttore e, per i motori pluricilindrici, il distributore. Ha un corpo cilindrico metallico, terminante con un codolo all'interno del quale ruota un alberino mosso dal motore; l'altra estremità del corpo è generalmente chiusa da una calotta di materiale isolante, la quale porta, disposti perifericamente, una serie di attacchi per i fili ad alta tensione delle candele e, nel centro, l'attacco per il cavo, sempre ad alta tensione, proveniente dalla bobina. "Per lo schema di uno spinterogeno vedi alla pagina 458 del XX volume." Il ruttore è costituito da una coppia di contatti elettrici, di cui quello fisso è solidale con la carcassa, quello mobile è mosso da una camma ricavata sull'alberino dello spinterogeno. Il distributore è formato da una spazzola rotante, calettata sull'alberino, e riceve, per mezzo di un contatto mobile in carbone, il picco di tensione fornito dalla bobina, distribuendolo successivamente ai contatti periferici della calotta. Alcuni spinterogeni sono dotati di spazzole limitatrici di velocità di rotazione che hanno il compito di interrompere l'erogazione di tensione alle candele se il regime di rotazione del motore supera quello prefissato. Questo dispositivo è costituito da una massa metallica, collegata al contatto centrale e disposta eccentricamente sulla spazzola. La forza centrifuga alla quale è sottoposta la massa quando è trascinata in rotazione sposta verso l'esterno la massa stessa avvicinandola a un riscontro metallico collegato elettricamente alla carcassa. Una molla antagonista contrasta lo spostamento della massa in modo che a ogni regime di rotazione corrisponda una certa distanza della massa dal riscontro: quest'ultimo viene posizionato in maniera che, per velocità di rotazione superiore a un valore prefissato, il dielettrico fra la massa e il riscontro sia tale da scaricare sulla carcassa la tensione della bobina di accensione. Lo spinterogeno contiene, inoltre, il dispositivo di anticipo automatico centrifugo, per adeguare l'anticipo di accensione al regime di rotazione, e pneumatico, per regolare l'anticipo in funzione della pressione di alimentazione del motore o, in altri casi, per limitare le emissioni di gas tossici. L'anticipo centrifugo è costituito da due masse, montate eccentricamente su un piattello solidale all'alberino, che, sottoposte alla forza centrifuga, tendono a spostarsi verso l'esterno contrastando due molle e durante il loro movimento fanno avanzare, rispetto all'alberino stesso, la camma che in questo caso non fa corpo unico con l'alberino, ma ruota sullo stesso e nello stesso senso di rotazione, in funzione della posizione delle masse. Il dispositivo per l'anticipo pneumatico è costituito da una capsula a membrana, sensibile alle condizioni di alimentazione del motore; alla membrana è applicato uno stelo che muove il piatto portacontatti o tutto il corpo dello spinterogeno rispetto all'alberino, adeguando così l'istante di accensione alla quantità di miscela aspirata dal motore. Su alcuni spinterogeni è montato un dispositivo, chiamato correttore di ottani, che permette, ruotando un volantino esterno, di traslare tutta la curva di anticipo di qualche grado per adeguarla al tipo di carburante usato.