stìro
Indicesm. [sec. XIX; da stirare].
1) Lo stirare: ferro da stiro; presa da stiro, quella impiegata nelle lavanderie per stirare a vapore.
2) Assottigliamento del nastro, pettinato o no, durante le operazioni di filatura della lana e del cotone, detto anche gillsaggio.
3) Nell'industria chimica, procedimento che conferisce a un filato in materiale plastico la caratteristica resistenza meccanica. Lo stiro avviene per trazione, generata da un rullo raccoglitore che ruota a velocità superiore al rullo su cui è avvolto il filato da trattare. Un forno, intermedio tra i rulli, assicura le condizioni di temperatura adatte ed eventualmente un ambiente a umidità controllata. L'aumento di resistenza meccanica, dovuto alla cristallizzazione che si induce nel filato, causa la trazione superiore al limite elastico del materiale. § Lo stiro si effettua per dare la giusta posizione alle fibre, disponendole il più possibile parallele nel senso della lunghezza del nastro, onde rendere più agevole l'operazione di filatura. Si ottiene raggruppando più nastri di carda, in modo da egualizzare o annullare i loro eventuali difetti, e facendoli passare attraverso le quattro coppie di cilindri dello stiratoio che, rotanti a velocità differenziate, assottigliano i nastri e stirano e parallelizzano le fibre. Per ottenere un buon prodotto si fanno passare i nastri nello stiratoio tre o quattro volte mentre l'accoppiamento dei nastri si compie sei od otto volte; l'intensità dello stiro è uguale al numero di nastri accoppiati.