Donald Trump: chi è l'aspirante presidente che divide gli Stati Uniti d'America

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La corsa alla presidenza degli Stati Uniti incalza e con lei si susseguono gli scontri, i dibattiti, le gaffes e le dichiarazioni dei candidati appartenenti alle diverse fazioni politiche.

Eppure tra i diversi nomi in lizza, ce n'è uno che continua a riecheggiare sulle bocche di opinionisti, giornalisti e gente comune. Donald Trump è il fenomeno politico del momento: la fama dell'imprenditore newyorkese cresce e con lei aumenta il vantaggio sugli altri candidati in lizza per le primarie di partito. "The Donald", così come lo chiamava l'ex moglie Ivana, è un uomo aggressivo nei discorsi pubblici, politicamente scorretto nelle sue dichiarazioni ma estremamente sicuro di sé. Si tratta di un uomo che porta le sue contraddizioni alla mercé di un'America che si spacca in due: con una candidatura che a molti fa paura, la corsa alla casa Bianca di Trump ha conquistato però tante persone comuni, ammaliate da uno stile che, a detta di molti, è quello tipico di un venditore estremamente capace.

Ma chi è Donald Trump? E qual è il percorso che, da imprenditore, lo ha portato a candidarsi alle Presidenziali? E, soprattutto, qual è il programma politico che ha presentato al popolo americano?

Proviamo a scoprire di più su questo personaggio tanto discusso che, dall'imprenditoria immobiliare, ha deciso di misurare le proprie capacità anche in politica.

L'ASCESA DI DONALD TRUMP
E' stato il mercato degli immobili a fare la fortuna di Donald Trump. Si tratta di una passione ereditata dal padre Fred, facoltoso investitore immobiliare newyorkese. Durante gli studi universitari Donald comincia a lavorare nell'azienda paterna, per poi diventarne prima socio e poi amministratore unico nel 1971. Donald cambia il nome della società in “Trump Organization”, guadagna milioni di dollari e diventa icona di uno stile di vita aggressivo e commercialmente vincente.

“YOU’RE FIRED”: LA CELEBRITA' INTERNAZIONALE
E' grazie alla TV che Donald Trump raggiunge la fama, prima negli Stati Uniti e poi nel mondo. E' al 2004, infatti, che risale la messa in onda della prima stagione di "The Apprentice", reality show in cui Donald si ritrova a dover giudicare le capacità di business di aspiranti imprenditori. E' proprio qui che diventa celebre (e iconica) la frase "You're fired"! (Sei licenziato!) da lui ripetuta alla fine di ogni puntata del reality. Nel 2015, a causa del coinvolgimento di Trump alla corsa verso la Casa Bianca, la NBC annuncia che “The Apprentice” continuerà ad essere prodotto senza la presenza di Donald.

POLITICA: LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI
Donald Trump non è affatto nuovo alla politica: la sua corsa alla Casa Bianca comincia del 2000, quando si presenta come candidato del “Partito della Riforma” per le primarie relative alle elezioni presidenziali di quell’anno. Fu un totale insuccesso, tanto che negli anni successivi decise di aderire al Partito Democratico prima e al Partito Repubblicano poi, partito di cui oggi continua a far parte e col quale si è candidato all’attuale corsa presidenziale.

CORSA ALLA CASA BIANCA: IL PROGRAMMA POLITICO DI TRUMP
Non si può parlare di corsa alla Casa Bianca senza spendere due parole sul programma politico del candidato Repubblicano. Cosa ha promesso Donald Trump agli americani? Quali sono i punti dai quali prenderà avvio l'agenda politica di Trump qualora dovesse diventare presidente degli Stati Uniti? Gli esperti e gli opinionisti affermano che il programma politico di Trump è inesistente e quel poco che lascia trapelare è intriso di spirito conservatore e populismo. Trump, da subito, ha fatto della frase "Prima l'America" lo slogan della sua campagna elettorale, affermando poi "I’ll do various things very quickly", ovvero farò tante cose e le farò velocemente: ma quali sono queste cose che Trump vorrebbe portare a termine? Ogni settimana al suo programma politico si aggiunge un tassello di provocazione che sembra aver conquistato a pieno il popolo americano.
Il suo programma, infatti, tocca la maggior parte degli argomenti caldi della politica americana, dall'immigrazione, all'energia, passando per la crescita economica e industriale e terminando nel fisco. Immigrazione, per Donald Trump, significa protezionismo, che si traduce in confini netti, blocco dell'immigrazione che arriva dal Messico ed eliminazione del diritto di cittadinanza per nascita. E che dire, invece sulla sua politica enegetica? Il candidato repubblicano punta alle fonti fossili, affermando che, in realtà, il riscaldamento globale sia solo una bufala nonché un ostacolo allo sviluppo industriale degli Stati Uniti. Inoltre, per quanto riguarda la politica ambientale, Trump ha dichiarato che se fosse eletto Presidente procederebbe allo smantellamento dell'EPA, l'agenzia governativa ambientale degli USA. Per quanto riguarda, invece, la politica fiscale ed economica, tra i suoi obiettivi troviamo l'immediata crescita del PIL, con agevolazioni fiscali per la classe media americana

DONALD TRUMP E LETTERATURA: IL CASO AMERICAN PSYCHO
Seppur non direttamente, Donald Trump appare in uno dei masterpiece della letteratura americana, "American Psycho" di Bret Easton Ellis, pubblicato nel 1991. Patrick Bateman, protagonista del romanzo, è ossessionato dalla figura di Trump, tanto che una delle sue più folli fissazioni è proprio quella di prenotare al Dorsia, il ristorante più frequentato da Trump. E’ lo stesso Ellis ad aver affermato, durante un’intervista a Rolling Stones, l’importanza della figura di Trump per la scrittura del romanzo, per il quale è stato una vera e propria fonte d’ispirazione. Chissà cosa penserebbe il personaggio Patrick Bateman del Donald Trump di oggi.

Foto slate.com