Òpera da tre sòldi, L'-

(Die Dreigroschenoper). Lavoro teatrale scritto da B. Brecht nel 1928 sulla base dell'Opera del mendicante dell'inglese J. Gay (1728) e musicata da K. Weill. Nella Londra del primo Novecento il raffinato gangster Macheath detto Mackie Messer (Machie coltello), amico del capo della polizia, riesce a sposare la figlia dei coniugi Peachum, che dal loro emporio di travestimenti per mendicanti gestiscono da padroni la mendicità londinese. I Peachum, per vendicarsi, riescono a far arrestare Macheath che, pur condannato a morte, riceverà dalla regina non solo la grazia ma anche un titolo nobiliare. Nell'Opera da tre soldi, che contribuì a diffondere sulle scene di tutto il mondo la teoria brechtiana del teatro epico ed è indubbiamente uno dei capolavori di Brecht (nel 1934 egli vi affiancò un romanzo dello stesso titolo), si ribadisce la sostanziale identità fra capitalismo e gangsterismo, borghese e tagliaborse. L'Opera da tre soldi ebbe, dalla prima rappresentazione (avvenuta nel 1928 al Theater am Schiffbauerdamm di Berlino, con la regia di E. Engel), un enorme successo che si rinnovò nelle innumerevoli riprese in Germania e fuori. Si ricordano quelle dirette da A. Tairov a Mosca nel 1930, da G. Baty a Parigi nello stesso anno, da E. F. Burian a Praga nel 1935, da E. Engel al Berliner Ensemble nel 1960, ecc., nonché una riuscitissima versione a musical presentata off-Broadway nel 1954 e replicata per oltre 1500 sere. Tre le edizioni sceniche in Italia: la prima diretta da A. G. Bragagliael 1930 col titolo La veglia dei lestofanti; le altre due da G. Strehler al Piccolo Teatro di Milano (nel 1956 con T. Carraro, Milly e M. Carotenuto e nel 1973 con D. Modugno, Milva e G. Tedeschi). Ne furono tratti due film, rispettivamente diretti da G. W. Pabst nel 1931 e da W. Staudte nel 1963.

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