ènte (diritto)

soggetto diverso dalla persona fisica, dotato della personalità giuridica di diritto pubblico. Oltre allo Stato, persona giuridica pubblica per eccellenza, vi sono altri enti da esso creati o riconosciuti, i quali svolgono attività di pubblico interesse; essi sono controllati dallo Stato e agiscono utilizzando dei poteri di diritto pubblico (di supremazia, disciplinari) e ponendo in essere atti amministrativi. Si suddividono in enti pubblici territoriali (Regioni, Province, Comuni) e non territoriali (Camere di Commercio, Università); per la finalità si dividono in enti ospedalieri, di gestione, economici, ecc. L'organizzazione degli enti pubblici è per lo più stabilita dallo Stato, ma talora possono darsi essi stessi uno statuto, che deve però essere approvato dallo Stato. La loro organizzazione interna è fissata dalla legge o dallo statuto e non è identica per tutti: generalmente vi è un consiglio direttivo, un presidente, un collegio di sindaci e di revisori dei conti, con funzioni di controllo. Gli enti pubblici assolvono alle più svariate funzioni di interesse generale. Il numero eccessivo di enti pubblici, ripetutamente criticato dalla dottrina, è stato ridotto in seguito all'emanazione della legge 17 agosto 1974, n. 386, e soprattutto della legge delega 22 luglio 1975, n. 382, e del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616.

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