Ahlin, Lars

scrittore svedese (Sundsvall 1915-1997). Ebbe una giovinezza travagliata che si riflette nelle sue opere, ispirate a un surrealismo psicologico di lontana derivazione dostoevskijana. Tra i suoi romanzi, pervasi da una profonda problematica religiosa, i più noti sono i Tåbb col manifesto (1943), La morte è mia (1945), Donna donna (1955), La via normale (1958), Corteccia e foglie (1961). Dedicatosi per un lungo periodo alla saggistica – sono da ricordare soprattutto Il romanzo moderno, ossia del battello ebbro e Travalicare senza abbandonare (1965) nei quali è chiarita la sua concezione “terapeutica” del messaggio letterario – Ahlin è tornato alla narrativa nel 1982 con il romanzo storico Annibale il vincitore (scritto in collaborazione con la moglie Gunnar), cui hanno fatto seguito La sesta bocca (1985) e Il frutto del tuo seno (1987); in essi è riproposto il tema, caro allo scrittore, della dignità dell'uomo a prescindere da ogni collocazione sociale.

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