Alba Iulia

Indice

capoluogo del distretto di Alba (Romania), 250 m s.m., 66.942 ab. (stima 2002).

Generalità

Situata ai piedi dei monti Trascăului, sulla riva destra del fiume Mures, alla confluenza con l'Ampoiul. Università. In tedesco, Karlsburg; in ungherese, Gyulafehérvár.

Storia

È la romana Apulum, sede di una legione e capitale (168-170) della Dacia Apulensis. Per la sua posizione strategica divenne nel Quattrocento residenza dei principi di Transilvania. Successivamente, durante le confuse vicende che investirono la Transilvania nella seconda metà del sec. XVI, il principe di Valacchia, Michele il Valoroso, dopo aver conquistato la Moldavia e parte della Transilvania, si fece incoronare ad Alba Iulia (1599) voivoda di Romania. Trasformata in fortezza nel sec. XVII per permetterle di resistere agli attacchi dell'esercito turco, fu nel sec. XIX uno dei centri in cui maggiormente si manifestò l'esigenza di autonomia nei confronti dell'Ungheria. Il 1º dicembre 1918 un'assemblea nazionale riunitasi ad Alba Iulia, dove successivamente Ferdinando I si fece incoronare re della Grande Romania, proclamò l'annessione della Transilvania alla Romania. § Sede vescovile fin dal 1103, Alba Iulia fu investita da una forte ondata di protestantesimo, che nel 1558 costrinse il vescovo ad abbandonare la città, dove poté rientrare solo nel 1716. Fra il marzo 1697 e l'ottobre 1698 i cristiani ortodossi della Transilvania avevano creato la Chiesa Unita Romena, accettando l'obbedienza a Roma e rimanendovi fedeli sino al 1948, anno in cui il governo romeno li costrinse alla scissione. Fra le figure più eminenti dei prelati di Alba Iulia va ricordato Ignácz Batthyani (1741-1798), che promulgò una riforma ecclesiastica, curò la pubblicazione delle antiche leggi ecclesiastiche ungheresi e fondò una specie di università (il Batthyaneo).

Arte

La Cetatea (cittadella) fu costruita sul sito di precedenti fortificazioni, tra il 1715 e il 1738 su progetto dell'italiano G. Morando Visconti, per volere dell'imperatore d'Austria Carlo VI. Ha una forma di stella a sette punte, con circa 12 km di mura che racchiudono un'area di 70 ha. Si accede alla cittadella da tre monumentali porte barocche, opera del viennese J. Konig. L'Academicum Collegium (1622) fu il primo istituto universitario fondato nella città. Il palazzo Apur (sec. XVI e successive modifiche), sede dei principi di Transilvania, fu adibito a caserma dagli Asburgo. Nella sala dell'Unione (1898 e modifiche del 1918) il 1° dicembre 1918 fu proclamata l'unione della Transilvania alla Romania. Il classicheggiante palazzo Babilon (1851-53) fu sede del presidio militare austro-ungarico; ospita il Museo dell'Unione, con una sezione documentaria dedicata alla storia della regione dai Daci all'unione con la Romania, reperti romani dell'antica Apulum, monete, ceramiche e una vasta collezione di icone su vetro. La Biblioteca Batthyaneum venne realizzata nel 1792 dalla trasformazione di una chiesa barocca (1736); possiede 550.00 volumi, oltre a incunaboli e manoscritti (tra cui una parte del Codex Aureus, evangelario carolingio della fine del sec. VIII). La cattedrale romano-cattolica (sec. XIII con aggiunte dei sec. XIV-XVI) è un edificio a croce greca con tre navate; contiene le tombe rinascimentali dei componenti della famiglia Hunyadi, voivodi di Transilvania, e la cappella Lázó (1512). La cattedrale ortodossa della Riunificazione fu costruita (1921-22) per la cerimonia d'incoronazione di Ferdinando I di Hoenzollern.

Economia

Attivo mercato agricolo, possiede piccole industrie chimiche e alimentari. Importante il ruolo del turismo.

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