Amedèo VIII

duca di Savoia, detto il Pacifico (Chambéry 1383-Ginevra 1451). Figlio e successore di Amedeo VII fu abile politico e, uscito dalla tutela della nonna Bona di Borbone (1393), governò dal 1400 avvantaggiandosi delle lotte tra Armagnacchi e Borgognoni in Francia e della crisi dello Stato visconteo. Creato duca di Savoia dall'imperatore Sigismondo (1416), estintosi alla morte di Ludovico il ramo cadetto d'Acaia, annesse il Piemonte (1418): schieratosi poi contro i Visconti (Lega Veneto-Fiorentina, 1426), ottenne Vercelli (1427). Emanò i Decreta seu statuta Sabaudiae (1423 e 1430) in 5 libri, raccolta delle leggi dei domini sabaudi. Si fece monaco e a Ripaglia fondò l'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Eletto antipapa, contro il deposto Eugenio IV, con il nome di Felice V (5 novembre 1439) dal Concilio di Basilea, durante lo Scisma d'Occidente, lasciò la tiara il 7 aprile 1449 e, fatto atto di sottomissione a Niccolò V, si ridusse di nuovo alla vita monacale. Prima di darsi vinto Amedeo VIII aveva tentato, servendosi dei capitani di ventura italiani, di impadronirsi di Roma e Avignone, ma senza successo.

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