Araquistáin y Quevedo, Luis

saggista, giornalista, narratore e uomo politico spagnolo (Bárcena de Pie de Concha 1886-Ginevra 1959). Autore di romanzi e di saggi a sfondo sociale (fra i primi ricordiamo Las columnas de Hércules, 1921, e La vuelta del muerto, 1924; fra i secondi El peligro yanqui e La revolución mexicana, 1929), militò nel P.S.O.E. (Partido Socialista Obrero Español), diffondendo le proprie teorie riformiste attraverso la rivista España (nella cui direzione era succeduto a Ortega y Gasset nel 1916), e operò per lo sviluppo di una cultura popolare. Fu deputato alle Cortes (1931) e ambasciatore a Berlino (1932-33) e a Parigi (1936). Come giornalista lavorò anche per El Sol di Madrid e La Nación di Buenos Aires e dal 1935 diresse il periodico Claridad. Esiliato, continuò l'azione politica dall'estero. Postumi sono stati pubblicati nel 1962 El pensamiento español contemporáneo e nel 1983 Sobre la guerra y en la emigración.

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