Argènto, Dàrio

regista cinematografico italiano (Roma 1940). Maestro internazionalmente riconosciuto del cinema thriller, ha cominciato il proprio apprendistato come sceneggiatore (C'era una volta il West, 1968, di S. Leone). Già dall'esordio registico con L'uccello dalle piume di cristallo (1970) ha ottenuto un grande successo in patria e all'estero, aprendo così la via a un fortunato filone di gialli-horror. Dal film nero (Il gatto a nove code, 1970; 4 mosche di velluto grigio, 1971; Profondo rosso, 1975) s'è spostato via via sul terreno del fantastico e del macabro, più congeniale alla sua inventiva, particolarmente stimolata dai problemi relativi alle tecniche di ripresa e ai trucchi, con Suspiria (1977), Tenebre (1982), Phenomena (1985). Tornato al giallo psicologico con Opera (1987), nel 1989 ha realizzato, in coppia con G. A. Romero, Due occhi diabolici, un omaggio a E. A. Poe in due episodi, e, nel 1993, Trauma, interpretato dalla figlia Asia, alla quale ha poi affidato il ruolo di protagonista in La Sindrome di Stendhal (1996) e Il fantasma dell’Opera (1998). Con Nonhosonno (2000), film ambientato a Torino, Argento è ritornato al giallo puro degli esordi. Nel 2004 ha diretto Il cartaio, nel 2007 La terza madre e nel 2012 Dracula 3D. Nel 2021 dirige Occhiali neri. Nel 2020 recita nel film Alida di Mimmo Verdesca e nel 2021 inVortex di Gaspar Noè. 

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