Aristolochia

genere di piante della famiglia Aristolochiacee comprendente alcune specie erbacee comuni nelle regioni temperate. Fra le più conosciute figurano Aristolochia clematitis e Aristolochia rotunda, entrambe note comunemente col nome distrallogi. La prima è frequente lungo le siepi, dove fiorisce in primavera-estate; ha portamento eretto con fusti aerei che originano da un rizoma; le foglie sono cuoriformi-ottuse, di color verde chiaro ed emanano un odore sgradevole; i fiori, ermafroditi, verdastri, sono in fascetti di 3 o più all'ascella delle foglie, hanno perigonio ridotto a un solo petalo zigomorfo cavo e rigonfio alla base e che si prolunga in un lembo un po' espanso e ricurvo; gli stami sono 6, ridotti alle sole antere; l'ovario è infero e presenta uno stilo con 6 stigmi. Il frutto è grosso e corrisponde a una capsula setticida contenente numerosi semi appiattiti. Aristolochia rotunda è di dimensioni minori e predilige le boscaglie; ha rizoma tuberoso molto ingrossato e fusti aerei lunghi, deboli, prostrati; foglie sparse, sessili, cuoriformi-ottuse; il fiore e il frutto sono simili a quelli della specie precedente. Aristolochia grandiflora, con fiori molto vistosi, è specie del Guatemala e delle Antille. Aristolochia longa e Aristolochia pistolochia sono proprie delle isole italiane; Aristolochia macrophylla è detta comunemente pipa; Aristolochia serpentaria viene coltivata in America in quanto dal suo rizoma si estraggono sostanze utili contro il morso di alcuni serpenti. Il genere Aristolochia presenta fiori a trappola altamente specializzati per trattenere gli insetti pronubi, tra i quali principalmente le mosche, che sono attratte dai colori sgargianti e dagli odori, fruttati o fetidi, dei fiori. Le mosche che trasportano il polline rimangono imprigionate negli stretti calici a forma di tubo e depositano il polline sugli stigmi ricettivi.

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