Asclepìade di Samo

poeta ellenistico nato a Samo prima del 310 a. C.: è infatti più anziano di Teocrito, che lo considera suo maestro; ad Alessandria ebbe rapporti con Callimaco. Di lui sono giunti (nell'Antologia palatina) una quarantina di epigrammi che lo consacrano tra i maggiori poeti del suo tempo. In essi si dimostra rinnovatore dell'epigramma erotico quale fu iniziato da Platone. Ad Asclepiade sembrano risalire per esempio le prime poesie che s'immaginavano recitate dall'innamorato innanzi alla porta chiusa dell'innamorata, i paraklausithyra; non mancano brevi carmi conviviali, iscrizioni funebri e dediche varie o brevi miti. Tutti questi generi ebbero immensa fortuna nella successiva poesia tanto greca quanto latina; ma in Asclepiade si presentano con la freschezza, l'essenzialità dell'ispirazione popolaresca e insieme con una limpida forma letteraria. Il nome di Asclepiade è anche legato al verso asclepiadeo, da lui perfezionato.

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