Asso

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comune in provincia di Como (23 km), 427 m s.m., 6,46 km², 3177 ab. (assesi), patrono: sant’ Apollonia (9 febbraio).

Centro della Vallassina, posto sulla riva sinistra del fiume Lambro. Antico pagus romano e principale località della valle cui dette il nome, nel Medioevo subì le invasioni barbariche e nel sec. VIII divenne possesso degli arcivescovi di Milano per donazione di Carlo Magno. Fu poi sede del consiglio della valle, quando questa si ordinò in comunità autonoma (1183). Fu occupato e saccheggiato dai Visconti (1314) e solo nel 1380 gli arcivescovi di Milano ne entrarono nuovamente in possesso. Entrato definitivamente a far parte del Ducato di Milano (1407), fu infeudato a Facino Cane e, alla sua morte, passò dapprima ai Dal Verme, quindi ai Sormani, ai Fregoso e, infine, agli Sfondrati. § Dell'antica architettura medievale rimangono alcuni ruderi costituiti da alcune case con portici, un ponte sul Lambro, detto “ponte oscuro”, un'altra torre in località Scarenna e un torrione, nel quale sono murate due are romane. La parrocchiale di San Giovanni Battista, innalzata nel 1641, forse su disegno del Pellegrini, presenta una facciata che risente ancora del gusto cinquecentesco; all'interno è un pregevole altare maggiore in legno dorato (1680). Di notevole interesse alcune ville e case padronali, tra cui i secenteschi palazzi Visconti e Scipiotti e villa Bertieri (sec. XIX). § Importante punto di riferimento per tutta la Vallassina, Asso svolge prevalentemente funzioni commerciali e industriali (cotonifici, fabbriche di tessuti, setifici e officine metalmeccaniche). Nel periodo estivo è meta di turismo di villeggiatura.

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